ALL’OMBRA DI MONTECASSINO. LA PITTURA A FONDI TRA XI E XII SECOLO.
50,00 €
FRANCESCO GANDOLFO
Anno Edizione: 2018
Formato 21×29,7 – Pagine 108
Confezione a filo refe in brossura
Copertina a 5 colori plastificata
ISSN 2611-3155 – ISBN 9788899846299
Prezzo: € 50,00
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Descrizione
Tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII, si ebbe la massima fioritura artistica dell’Abbazia di Montecassino. Il volume analizza le testimonianze pittoriche presenti a Fondi in quell’arco di tempo, a partire dalla croce dipinta della cattedrale, attraverso il filtro cassinese, in ragione dell’influenza svolta dall’Abbazia nel Lazio meridionale. Una impronta stilistica cassinese è già rilevabile nelle pitture in terzo strato dell’abside di San Magno mentre per l’exultet, un tempo destinato alla cattedrale e oggi a Parigi, si deve addirittura pensare a una esecuzione presso lo scriptorium della Abbazia. Per quanto riguarda le pitture realizzate a San Magno, dopo la sua acquisizione da parte di Montecassino nel 1072, la loro esecuzione da parte di pittori provenienti dalla casa madre è resa evidente dalle ragioni stilistiche e iconografiche che animano l’ampio ciclo superstite con le Storie di san Benedetto conservato nel braccio destro del transetto.
FRANCESCO GANDOLFO Docente di Storia dell’arte medievale in diverse Università, dopo un iniziale interesse per l’arte rinascimentale, si è dedicato a ricerche sull’architettura paleocristiana armena. Contemporaneamente ha rivolto la propria attenzione al romanico padano. Successivamente le sue indagini si sono spostate sulla pittura, specie di area laziale, con studi culminati nel lavoro di aggiornamento del volume sulla “Pittura romana del medioevo” di Guglielmo Matthiae. Successivamente si è impegnato sul fronte della scultura di età normanno-sveva nell’Italia meridionale, tra Campania, Abruzzo e Sicilia. Ha poi partecipato alla realizzazione di volumi a più mani dedicati alle sculture delle pievi medievali del Casentino, del Valdarno e della Abbazia di Sant’Antimo e a una capillare ricognizione delle espressioni artistiche medioevali dell’Irpinia. Ha infine dedicato un ampio volume alla scultura del periodo angioino e aragonese in Abruzzo.